Colle sue proprie mani il crudo Amore
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Maria Redi
XX
Colle sue proprie mani il crudo Amore
Barbaro Notomista il sen mi aperse:
E tratto fuora il povero mio cuore
Gl’aspri malori suoi tutti scoperse.
5Vide, che un lento, e sempre acceso ardore
Tutte le fibre di velen gli asperse;
E vide secche, e totalmente sperse
Le due sorgenti del vitale umore.
Vide la piaga, ch’altamente in lui,
10Donna, faceste tanto acerba, e tanto;
Quindi rivolto alli Ministri sui,
Disse: è miracol mio, è mio gran vanto,
Forza è dell’arte mia, come costui
Abbia potuto mai viver cotanto.