Col soave licor de' buon Falerni
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
V
AL SIG. LUCA PALLAVICINO
Mandandogli alcune sorti di vino.
Col soave licor de’ buon Falerni,
Luca, nel raggirar de i torbidi anni
Tempra il vigor degli Iperborei verni,
4E del petto gentil sgombra gli affanni.
Sull’altrui libertà fansi tiranni
Del cor, s’ei ferve, i desiderj interni;
Or perchè l’alma a travagliar condanni
8Assai men forte, che i giudicj eterni?
Se fian tempeste, o se terrassi a freno
Marte, o s’Inopia abbatterà le genti,
11Il re del Cielo il si rinchiude in seno.
Indarno son quaggiù nostri spaventi;
Sia l’aspetto dell’uom sempre sereno,
14Purchè proprio fallir mai nol tormenti.