Col soave licor de' buon Falerni

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Sonetti Letteratura Col soave licor de’ buon Falerni Intestazione 12 maggio 2023 75% Da definire

Zefiro corse, e presi i nembi a scherno Quale splendor? qual de' begli occhi ardore?
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
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V

AL SIG. LUCA PALLAVICINO

Mandandogli alcune sorti di vino.

Col soave licor de’ buon Falerni,
     Luca, nel raggirar de i torbidi anni
     Tempra il vigor degli Iperborei verni,
     4E del petto gentil sgombra gli affanni.
Sull’altrui libertà fansi tiranni
     Del cor, s’ei ferve, i desiderj interni;
     Or perchè l’alma a travagliar condanni
     8Assai men forte, che i giudicj eterni?
Se fian tempeste, o se terrassi a freno
     Marte, o s’Inopia abbatterà le genti,
     11Il re del Cielo il si rinchiude in seno.
Indarno son quaggiù nostri spaventi;
     Sia l’aspetto dell’uom sempre sereno,
     14Purchè proprio fallir mai nol tormenti.