Ciceruacchio e Don Pirlone/Documenti/LXIV
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Documento N. LXIV.1
N. 3587 Segr. Gen.
- Illustrissimo signore signor padrone colendissimo.
Il signor generale in capo Durando riconcentra qui i vari corpi d’armata, e ieri giunsero le compagnie svizzere che mancavano al compimento dei due reggimenti, un battaglione dei granatieri, un altro di cacciatori, e due squadroni di cavalleria, uno dei dragoni, l’altro di cacciatori. Sulla linea del Po vanno a collocarsi le colonne civiche e volontarie, e per quella destinazione sono in marcia da Bologna quelle delle Marche ed altri luoghi. Qui oggi si attendono altri corpi di linea, e già sono giunti un battaglione di granatieri, ed altro di cacciatori.
Aumentano in tal maniera, come può credere V. S. ill.ma, le spese e mancano i mezzi per sostenerle. Ho già esaurito la metà del prestito degli scudi 5000 di cui alla mia 14 corrente, N. 3475, e per l’altra metà che si versa in cassa domani ho delle richieste che ne sorpassano l’importare. Ho posto in pratica il pensiero di chiamare i maggiori estimati al versamento della rata che scade il 5 maggio p. v. ed ho avuto la risposta affermativa, che mi offre una risorsa di sei od otto mila scudi, che può bastarmi per pochi giorni. Io non so dopo ciò a qual partito prendermi, e vado a scriverlo a Monsignor Ministro delle finanze, aggiungendogli che, nell’angustia in cui mi trovo, è tanto maggiore per vedermi privo delle disposizioni del Governo, che conosce la mia posizione, e le esigenze dell’armata, non ho altro conforto che quello, a scanso di mia responsabilità, di avere quasi all’importunità rappresentati i bisogni e chiesto continuamente mezzi ed istruzioni.
Sono ancora qui i prigionieri ungaresi, perchè non sono ancora pronti i mezzi di trasporto al Ponte Lagoscuro per la loro destinazione a Fiume. il signor generale in capo Durando ha intanto profittato della loro permanenza, per trattare l’acquisto dei cavalli di cui manca la nostra armata, credo che il contratto sia stabilito in ragione di fiorini N. 110 l’uno, compresa la bardatura, e sento che il prezzo è utile. I termini precisi del contratto non li conosco, e solamente so che un terzo della somma deve pagarsi subito, e per gli altri due terzi formarsi un credito del Governo di Parma verso il Governo pontificio. Sapendosi dal signor Generale che manco sempre di fondi ha egli accolta l’esibita dei commissari del Governo parmense per la prestazione di scudi 2000, a garanzia della quale mi ha interessato a formare l’atto, di cui unisco copia, obbligando il Governo nostro alla restituzione alla fine del prossimo venturo maggio. Mi ha ancora soggiunto lo stesso signor Generale che mancarà (sic) qualche centinaio di scudi che sarà a richiedermi.
E qui rinnovando le proteste di distintissima stima e considerazione passo a raffermarmi,
Di V. S. Ill.ma
- Ferrara, 16 aprile 1848.
Devotissimo servitore L. Cardinale Ciacchi. |
Slgnor Ministro dell’interno, Roma,
Note
- ↑ Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 24, Copertina 131.