Ciceruacchio e Don Pirlone/Documenti/IX

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Documento N. IX.1

GUARDIA CIVICA - SESTO BATTAGLIONE.

Posto Cancelleria.

Guardia montata il giorno 22 al 23 febbraio 1819.

Capitano N. 1
Sergenti 1
Caporali 2
Tamburi 1
Comuni 15
Totale 20

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Rapporto

La nottata è passata tranquilla senza alcuna novità. Alle 7 di questa mattina si è trovato affisso sull’angolo della via de’ Baullari, presso piazza Pollarola, un’avviso manoscritto in carta grialla, di cui se ne trascrive il contenuto, il quale si è creduto bene staccarlo e rimetterlo in originale al Comando di piazza.

Il capitano di guardia
G. Arvotti.

Avviso alla guardia civica.

Chi è al potere tenta ogni mezzo, e cerca tutti i pretesti per togliere le armi alla guardia civica, onde compiere i più gravi attentati contro la nostra città e sostanze. Ogni milite cittadino custodisca le armi per difesa della patria, della vita e degli averi.


Note

  1. Dalle Buste della guardia civica degli anni 1847-49, esistenti nell’archivio Comunale di Roma. Busta n. 36. Molto probabilmente l’avviso che segue usciva dalla stessa tenebrosa fucina onde era uscito il precedente libello contro monsignor Morandi, giacchè mirava al fine di mantener viva la diffidenza contro il Governo e il dissidio fra popolo e governanti, e il turbamento e il sospetto negli animi dei cittadini. Non mi pare verosimile che esso potesse essere stato scritto e diffuso dai radicali, perchè questi avevano tanti modi di diffondere tutte le notizie che avessero voluto, per mezzo del giornali, dei Circoli, dei quartieri civici, ecc. che non parrebbe ragionevole ricorressero all’espediente degli avvisi manoscritti clandestini. Ad ogni modo, da qualunque parte venissero quegli avvisi, importa conoscerne la esistenza, per rendersi ragione dello stato di eccitazione febbrile in cui vivevano allora le moltitudini.