Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova/Atto terzo/Scena nona

Atto terzo

Scena nona

../Scena ottava ../Scena decima IncludiIntestazione 27 marzo 2011 75% Teatro

Atto terzo - Scena ottava Atto terzo - Scena decima

Eva sola.


Eva
Partiti... partiti... Non era dunque soltanto un capriccio... era una passione... una colpa. Partiti... per dove? Chi lo sa? Chi scappa... Ah! Ah! scappare, no... Saranno semplicemente andati in campagna... per qualche giorno... Partiti! Ah! quella donna! Non lo sa, quella donna, quanto mi toglie... E poi, che me ne fa a me... se sia per qualche giorno o per sempre... Quel che ho perduto per sempre è la mia fede in lui... è il mio amore... È il mio amore che piango, non il suo. Partiti... e non sono quindici giorni... Ah! è vigliacco. Il mio Piero, il mio Piero, vigliacco! E se fosse un inganno il mio? Un inganno! E le durezze di ieri sera, e quel ricco presente di stamane! Un diadema a me! Va, me l'hai data, la vera corona, me l'hai data. L'abbandono, la solitudine... Io sono più bella di quella donna... e poi, io ero sua, tutta sua, me lo aveva detto dinanzi al Signore. E ieri sera mi addormentai piena di speranza... e stamane non volevo guardare sul camino... ero sicura che i fiori ci dovevano essere. I miei poveri fiori! Ma l'ho voluto. Era là nel suo studio. Egli amava la sua scienza e me. Io l'ho rapito alla scienza, l'ho costretto alla prima infedeltà: da quella alla seconda non è che un passo. Non sono che dodici giorni, e mi par tanto tempo... A quest'ora, io entravo in quella porta là, e lui, scrivendo, mi salutava; io gli sedevo daccanto e mi diceva tante cose lavorando... Se tornassero quei giorni! Non tornano più... non tornano più. Se lo avessi a rivedere seduto al suo scrittoio... non gli chiederei conto di nulla... Invece... apro questa porta e ci trovo... Ah!

Aperta la porta dello studio si slancia dentro e ricompare tenendo Piero fra le braccia e baciandolo convulsa in viso.