Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova/Atto terzo/Scena decima

Atto terzo

Scena decima

../Scena nona ../Scena undicesima IncludiIntestazione 27 marzo 2011 75% Teatro

Atto terzo - Scena nona Atto terzo - Scena undicesima

Eva e Piero.


Eva
Sei tu? non sei fuggito? sei mio? dimmelo che sei mio! Piero, non sei andato con quella donna, vuoi bene a me? Sei il mio Piero di una volta, il mio Piero che studia e lavora... Come ti stava bene quella barba! Converrà lasciartela tornare; è vero? Piero, Piero... se tu sapessi quanto ho sofferto... Piero...
Piero
T'ho da fare il mio solito regalo... Eva... lo vedi là? (Accenna lo studio).
Eva
(si abbandona a sedere singhiozzando). I miei fiori... i miei poveri fiori!
Piero
Eva... mi perdoni? Lo so che ti ho fatto soffrire... credi tu che non ne patissi, io?
Eva
Adesso sei mio, non è vero? Non sei più del mondo... Sei il Piero che rimane in casa la sera... che rimane in casa a lavorare.
Piero
A lavorare no; non ho io tutta la giornata per lo studio? La sera è tua: la sera, io le farò la corte, signorina... sarò il suo visitatore. Mi permetterai di venirti a trovare?
Eva
E quella donna?
Piero
Quella donna... come la chiami tu... la signora Luisa partirà stasera per... raggiungere suo marito... a cui vuol bene e col quale vuole essere felice.
Eva
Grazie, Signore!