Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova/Atto primo/Scena quinta

Atto primo

Scena quinta

../Scena quarta ../Scena sesta IncludiIntestazione 27 marzo 2011 75% Teatro

Atto primo - Scena quarta Atto primo - Scena sesta

Mario e dette.


Mario
M'inoltro senza farmi annunziare.
Eva
Si vede. S'accomodi e deponga il suo cappello.
Mario
Grazie. Signora sorella...
Luisa
Dove ti sei indugiato fino adesso?
Mario
Mi permetta, signora Eva, di offrirle questi pochi confetti.
Eva
Com'è galante!
Mario
Sono stato dal sarto pel costume.
Eva
Qual costume?
Mario
Non sa che io vestirò alla Cinq-Mars pel ballo in costume? Anzi mi dia licenza di consultarla in proposito. Non sono fermo ancora sulla scelta del colore, e vengo a pigliar lingua da lei.
Eva
Mi pare che in punto lingua...
Mario
Eh eh, spiritosa! Dunque la questione è codesta. Io sono biondo, non vero?
Eva
Lo dice lei...!
Mario
Io sono biondo, e col biondo il bleu si confarebbe a pennello.
Eva
Pare anche a me.
Mario
C'è un guaio, però. Il bleu, la sera, perde, sfuma, si riduce ad un mezzo colore.
Eva
È vero.
Mario
E quindi sta male. Capisce? Il colore che mi starebbe meglio! È una vera fatalità! Io non so perché il bleu la sera abbia da mutar colore. Lo dica lei, se non par fatto apposta! Ci sarebbe il verde; ma il verde non è bleu, e quando dico che il colore che mi s'attaglia meglio è il bleu, c'è poco gusto a pigliare il verde. C'è il giallo, ma il giallo, che armonizza coi capelli neri, stuona orribilmente coi biondi. Ci sarebbero il bianco od il rosso; ma questi colori, lo vede anche lei, non tengono di quella serietà dalla quale non mi vorrei scostare, serietà che il nero mi rappresenterebbe appuntino, se non peccasse poi dall'estremo opposto, se non fosse cioè troppo cupo.
Eva
Povero Signor Mario, come mi metto ne' suoi panni!
Mario
La è questione di trovarli codesti panni — e poi mi ci metterei io volentieri. E pensare che il bleu! Ah è una vera disgrazia! È una settimana che non dormo.
Eva
A parer mio ci sarebbe un mezzo per salvare capra e cavoli e tornarle la pace perduta.
Mario
Oh! me lo suggerisca.
Eva
È semplicissimo. Si rinunzia al ballo.
Luisa
Ma io pongo il veto a questo rimedio. Mario mi deve servire di cavaliere.
Eva
Fino all'entrata.
Luisa
Cattiva!
Mario
(a Eva). Lei ci viene a quel ballo?
Eva
Sì.
Mario
E vorrebbe ch'io rimanessi! È crudele. Io non ci vado che per lei.
Eva
Davvero? Allora... si metta in bleu che fa lo stesso.
Mario
Me ne dà licenza?
Eva
Pensi.
Mario
E ballerà con me?
Eva
Anzi.
Mario
E mi permetterà di offrirle il braccio per le sale?
Eva
Oh Dio, quante domande! Ne perdo la testa. Sì, sì, sì, faccia a suo talento; si metta in bleu, balli con me, mi rimorchi per le sale; le consento ogni cosa. Le piace, così? Sì...? Mi dia quel ricamo. Quello là.
Mario
(prende un ricamo sul tavolino). Stupendo.
Luisa
Ch'io lo veda. È una borsa da tabacco?
Eva
Per mio marito.
Luisa
Suo marito fuma alla pipa?
Eva
Che vuole! Non gliel'ho potuta far smettere ancora.
Luisa
Mi ci metterò io.
Eva
Allora sono sicura della riuscita.
Luisa
Lei vuole canzonarmi. Vedremo. Mario!
Mario
Sono qui.
Luisa
(levandosi). Io devo andare dalla Servi.
Mario
La saluterai per me.
Luisa
Non ti muovi?
Mario
Se la signora Eva lo permette...
Eva
Oh!
Mario
Rimango.
Luisa
Ragione di più perché io me ne vada. Arrivederla, cara signora. Stia. Non voglio complimenti.

Esce.