Chi funestò, non ammirata appieno
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
LXV
Chi funestò, non ammirata appieno
Opra giammai, di Gabaon la valle,
Di selci empiendo all’ampie nubi il seno
4Per tempestarne agli Amorrei le spalle?
E chi nel corso, che giammai non falle,
Strinse del Sole a’ gran destrieri il freno,
Che spargean forti per l’etereo calle
8Di focosi nitriti il ciel sereno?
Non fu del sommo Dio l’alta possanza,
Che oltre il Giordano al peregrino Ebreo
11Diè con invitta man palme supreme?
Riguardi in sua pietà nostra speranza,
E fia l’empio Ottoman l’empio Amorreo,
14Noi d’Abraam, noi d’Israelle il seme.