Chi fu, chi fu, che al barbaro Anniballe
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Ciapetti
VII
Chi fu, chi fu, che al barbaro Anniballe
Fece obbliar l’antico giuramento,
E d’aver l’Alpi tra la neve e il vento
Spezzato e aperto un non creduto calle?
5E chi lui feo, già Trebbia e la sua valle
Tinta di sangue, e Roma di spavento,
Al sommo della via correr più lento,
E alla vittoria rivoltar le spalle?
Non Fabio ad arte pigro, e non fè dome
10Tante sue forze quel, che col valore
Trasse dalla soggetta Africa il nome.
Vil Donna in Puglia n’ebbe pria l’onore
Con gli occhi belli e colle bionde chiome:
Tanto ancor puote in sen guerriero Amore!