Che sperasti di fare, o ingiusta Morte
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Bartolomeo Cava
IV
Che sperasti di fare, o ingiusta Morte,
In togliermi colei, ch’io chiamo invano?
Forse mostrar, che ’l tuo valore insano
A i Numi stessi fa l’ore più corte?
5T’inganni: ella contenta di sua sorte
Più che mai vive al piè del suo Sovrano:
Rimango io sí, come da lei lontano,
Non morto ancora, ma condotto a morte.
Anzi splender tu fai tanto più bello
10Quello spirto gentile, al quale il velo
Di cieca umanità molto togliea.
Ricco di nuova stella io veggio il Cielo;
Privo di Lilla il Mondo, e non potea
Più perder questo, nè acquistar più quello.