Cenni statistico-storici della Valle Vigezzo/Parte 1/XIV. Mercati, e commercio
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XIV.
Mercati, e commercio.
Nè fiere, nè mercati si tengono in questo Mandamento. Il commercio esterno fassi al mercato di Domodossola, ove, come già si disse, si smaltiscono i diversi prodotti, e si comperano le granaglie, ed il vino bisognevole. Il commercio interno vi è fatto per la massima parie a Santa Maria Maggiore. Questo borgo somministra a quasi tutti gli altri Comuni il pane, la carne, e gli oggetti di privativa delle Regie Gabelle. In esso vi hanno, quasi esclusivamente, botteghe ben fornite di stoffe d’ogni sorta, di generi coloniali, cordami, salumi, ferramenta, chincaglieria, granaglie ecc.; v’hanno buoni alberghi, ed osterie, bottiglierie, botteghe da caffè, pubblici giuochi di bigliardo; si trovano in una parola le cose che più si possono desiderare pei bisogni, e pei comodi della vita. Gli abitanti della Valle accorrono perciò al Capoluogo ogni volta che abbisognano di qualche provvista, ed ivi trovano più facil smercio dei piccoli oggetti che loro sovrabbondano, quali selvaggiume, pesce, uova, burro, legna, carbone, ecc. Aggiungeremo che ora in Santa Maria Maggiore si trovano delle buone vetture, le quali trasportano a discretissimo prezzo le persone e gli effetti a Domodossola, e viceversa.