Cenni biografici e ritratti d'insigni donne bolognesi/Alle gentili giovanette bolognesi

Alle gentili giovanette bolognesi

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Bitisia Gozzadini
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ALLE GENTILI GIOVINETTE BOLOGNESI


A voi leggiadro ornamento della patria; a voi nel cui avvenire si compiranno tante belle speranze, offro qualunque siası questo lavoro. Da vostri storici ho tratte le notizie di alcune illustri bolognesi, che per diverse guise si distinsero nella loro carriera. Ve le presento com'esemplare, imitatele. Nessun’altra città come la vostra vantò mai, io credo, novero si esteso di Donne predilette alle muse, di pittrici, di scultrici, di musiciste, di tali che si fregiarono di gloria in quelle severe discipline che sembrano esclusivo retaggio degli uomini. Non le manco’ del nostro sesso chi nelle armi, e chi puranco nella politica si distinguesse; per tacere di quelle tante che per insigne pietà, e per singolare assennatezza nel regime della [p. 8 modifica]famiglia si meritarono un nome nelle patrie pagine. Ora seguite voi lo esempio delle nostre antenale, a seconda che vi detta l’inclinazione, o vi trascina il genio. Lo dovete e per gratitudine a quelle che guadagnarono la fama onde onoransi le donne bolognesi, ovunque il vero merito si pregia, e perché il cielo vi concede squisito ingegno.

Spiacemi di non poter offrirvi il mio dono sotto forme più appariscenti; perché lo stile col quale esposi le cose operate da quelle chiare femmine non sia quale all’encomio di tante virtù si conviene; ma ciò vuolsi attribuire, oltre alla pochezza de' miei talenti, alla natura de' tempi trascorsi; l’educazione delle fanciulle, che di molto manca pure al dì d'oggi, per lo addietro era ancor [p. 9 modifica]più imperfetta: il vero bello lo gustai troppo tardi. E potessi pure retrocedere che con ordine assai migliore comincerei; ond’io congiungo a questa mia offerta un amichevole consiglio: qualunque sia la gentile disciplina a cui volete in formare lo spirito vostro, attenetevi ai classici, o letterati, od artisti’; il mezzano spesso quasta. Però se voi porrete l’ingegno alla nobile favella e agli alti pensieri, che nelle mirabili opere loro ci lasciarono que sommi uomini, oltre all’esprimere con forza, verità, lucidezza e grazia i vostri pensieri, le menti vostre s’innalzeranno, si perfezioneranno i vostri cuori: ne sventura varrà ad invilirvi, ne inorgoglirete all'evento felice. In tal guisa fatte degne Italiane, al fratello che il cielo vi [p. 10 modifica]avesse dato, allo sposo che vi concedesse, al figliuolo che vi affidasse, quella dolce possanza donatavi dalla provvida natura, sarete ad egli di sprone per correre al riscatto della patria, di stimolo a rispettare le leggi che fra l’uman consorzio mantengon l’ordine, e d’incitamento per onorare le virtù che l’uomo sublima. Allora, Italia nostra, già grande per le arti e per le scienze, formidabile pel coraggio, e rispettabile per la pietà de suoi figli: per le sue donne fatta esemplare avrà l’ammirazione dell’universo, la benedizione del cielo. Vivete felici. [p. 12 modifica]