Canti patriotici/A Cevasco

A Cevasco

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Ai portoriani La coccarda

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A

CEVASCO

SCULTORE DEL BALILLA

SULL’ALBUM DI SUA MOGLIE.


Pria che tu parta, o magico
     Animator di marmi,
     Pegno d’affetto memore
     Abbiti questi carmi;
     Io canto e son poeta,
     Una è la nostra meta,
     7Uno sarà l’allôr,

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Emulo a Michelangelo,
     Sei cittadino e artista;
     Sol da tuoi forti palpiti
     L’arte splendore acquista;
     Muto come l’avello
     È il marmo e lo scarpello,
     14Quando non batte il cuor.

Sempre sia teco il genio
     Che inaugurò tua gloria,
     Quando scolpisti l’inclito
     Fanciullo di Portoria;
     Sempre sia teco, e a nova
     Più glorïosa prova
     21Accenda il tuo pensier.

Fingi due donne in mutuo
     Abbracciamento unite,
     Quai suore che s’amicano,
     Dopo una lunga lite.
     Abbian lo scettro in mano:
     L’una sull’Oceano,
     28L’altra ha sull’Alpe imper.

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Ambe contempli e giubili
     Un’immortal matrona,
     E speri alfin ricingere
     La splendida corona,
     Che un angelo di Dio
     Che qui si noma Pio,
     35Viene ad offrirle in don.

Cevasco, il genio t’agita;
     Il monco mio pensiero
     Nella tua mente fervida
     Già bolle ed esce intiero.
     Deh! come è rozzo e basso
     Verso il mirabil sasso
     42Delle mie rime il suon!

O tu, del prode artefice
     Invidïata sposa,
     Alla rival magnanima
     Non esser mai gelosa,
     Ei non potrebbe amarte
     S’alla sua nobil arte
     49Sempre non è fedel.

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Ignoro ancor, se ligure,
     Se bionda o bruna sei;
     Il mio Cevasco piacqueli,
     Esser gentil tu dêi:
     I fior l’aura tepente,
     L’aquile il sole ardente,
     56E l’angelo ama il ciel.