Canti del cuore/Fanciullo, una lacrima ò veduto
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Iginio Ugo Tarchetti - Canti del cuore (1879)
Fanciullo, una lacrima ò veduto ...
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I.
Io vorrei leggere dentro il tuo cuore, o giovinetto, ma temi forse di leggervi tu stesso. Quale segreto presentimento può attristare una così giovine esistenza? Tanto penosa è la tua fronte e pallida è la tua guancia o fanciullo.
Tu mi dici che un’ignota commozione ti sforza a versare delle lacrime. Troppo presto tu intendi il destino della tua vita, e non vi à destino felice. Pure fatti cuore a rasciugarle, o giovinetto, perchè non tutti gli uomini le benediranno.
Che se le passioni, il mondo e la società non potranno corrompere la tua anima, e se gli occhi di tua madre non piangeranno, un’altra primavera, sul tuo sepolcro, oh! ben più tristi saranno per l’avvenire le tue lacrime o fanciullo!