Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/LII
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LII. Se mi bastasse allo scriver, l’ingegno
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LII.
Se mi bastasse allo scriver, l’ingegno,
La mirabil bellezza e ’l gran valore
Di quella donna1, a cui diede il mio core
Amor, della mia fede eterno pegno;
Et anchora l’angoscia ch’io sostegno5
O per lo suo o per lo mio errore,
Veggendo me della sua gratia fore
Esser sospinto da crudele sdegno:
Io mostrerrei assai chiaro et aperto
Che ’l pianger mio et mio essere smorto10
Maraviglia non sia, ma ch’io sia vivo.
Ma, poi2 non posso, ciaschedun sia certo
Che gli è assai maggiore il duol ch’io porto,
Che ’l mio viso non monstra et ch’io non scrivo.