Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/II
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II. All’ombra di mill’arbori fronzuti
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II.
All’ombra di mill’arbori fronzuti,
In habito leggiadro et gentilesco,
Con gli occhi vaghi et col cianciar donnesco
Lacci tendea, da llei prima tessuti
De’ suoi biondi capei crespi et soluti5
Al vento lieve, in prato verde et fresco,
Una angiolella; a’ quai giungeva vesco
Tenace Amor et hami aspri et acuti.
Da’ quai, chi v’incappava lei mirando
Invan tentava poi lo svilupparsi,10
Tant’era l’artificio che i teneva.
Et io lo so, che, me di me fidando
Più che ’l dovere infra e lacciuoli sparsi,
Fui preso da virtù ch’io non vedeva1.
Note
- ↑ È adombrata, forse con reminiscenze petrarchesche, l’occasione dell’innamoramento.