Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/CXVIII

CXVIII. O luce eterna, o stella matutina

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CXVIII.


O luce eterna1, o stella matutina,
     La qual chiuder non può Borea né Austro2,
     Della nave di Pier timone, et plaustro3
     Del biforme grifon4, che la divina

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     Città lasciò per farsi medicina5,5
     Pria sé chiudendo nel virginal claustro,
     Del mal che già commise il protoplaustro6
     Disubidendo in nostra et sua rovina;
Volgi gli occhi pietosi allo mio stato,
     Donna del cielo, et non m’aver a sdegno,10
     Perch’io7 sia di peccati grave et brutto.
     Io spero in te e ’n te sempr’ò sperato8:
     Prega per me, et esser mi fa degno
     Di veder teco il tuo beato fructo9.


Note

  1. Ancora alla Vergine, come il precedente e il seguente sonetto.
  2. «Non è limitata e conchiusa come le stelle dell’emisfero boreale e dell’australe.»
  3. «Carro.»
  4. Cristo, che appare in forma di grifone, animale avente le due forme dell’aquila e del leone, nella processione allegorica vista da Dante nel paradiso terrestre: ‘biforme fiera’ lo chiama appunto il poeta (Purg., XXXII, 96). Un’altra reminiscenza dantesca è da ravvisare in una delle due rime delle quartine (plaustro : claustro : Austro; cfr. ivi, 95-99). Ma nella finzione dell’Alighieri il plaustro a cui è attaccato il grifone rappresenta la Chiesa, e qui invece la Vergine.
  5. Da congiungere col v. 7.
  6. Adamo. Protoplaustro sta invece del più comune protoplasto. ‘Protoplastes è voce greca notissima tra gli Scrittori Ecclesiastici tanto greci che latini per indicare Adamo, significando appunto il primo creato, il primo impastato’ (Baldelli). Il Boccacci usò in prosa la forma meno irregolare protoplausto nel proemio del volgarizzamento della IV deca di Tito Livio (‘l’unica progenie di protoplausto’: esempio citato dall’Hortis, Studij sulle opere latine del Bocc., p. 324, n. 9, che però l’intese equivalente a «uomo» in genere); tuttavia non è da credere che protoplaustro sia qui ‘per comodo della rima’, come parve al Baldelli, perché io conosco anche esempi latini di protoplaustrum e prothoplaustrum (cfr. Novati, Carmina medii aevi, p. 22, v. 14; F. Villani, Il comento al primo canto dell’«Inf.,» ediz. Cugnoni, p. 40).
  7. Perché, «benché.»
  8. Cfr. CXIX, 9.
  9. Cristo.