Bergamo e sue valli, Brescia e sue valli, Lago d'Iseo, Valcamonica/XI

Milano-Brescia
Lago di Garda-Verona

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X XII


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CAPITOLO XI.


Milano-Brescia


Lago di Garda-Verona




Milano — (Vedi guida speciale).

Partenza: Stazione Centrale.

11 km. Limito.

19 km. Melzo. Si passa l’Adda sopra un ponte in pietra lungo 143 metri.

26 km. Cassano, borgo importante ed industriale.

32 km. Treviglio, ove si dipartono le linee ferroviarie per Bergamo e Cremona.

Treviglio, (15000 ab.) città industriale. Possiede una bella Cattedrale ed in Piazza del Teatro una fontana monumentale eretta in onore di Garibaldi.

37 km. Vidalengo.

41 km. Morengo, si attraversa il Serio.

41 km. Romano, stazione del tram a vapore da Bergamo a Soncino.

52 km. Calcio. Si passa l’Oglio che sorte dal lago d’Iseo.

59 km. Chiari, (10000 ab.) città industriale. Possiede una biblioteca.

65 km. Rovato, stazione ove fa capo la linea proveniente da Bergamo per Brescia. Una tramvia a vapore riunisce Rovato ad Iseo (v. p. 23). Rovato è patria del celebre pittore Bonvicino detto il Moretto (1514).

71 km. Ospedaletto, (2500 ab.) bella chiesa.

82 km. Brescia, (157 m.; 60000 ab.), anticamente Brixia, è situata in una pittoresca posizione ai piedi delle Alpi. È città eminentemente industriale ed è celebre per le sue fabbriche d’armi; possiede anche importanti fabbriche di seta, stoffe ecc. La gloria artistica di Brescia è dovuta sovratutto al nome di Alessandro Bonvicino detto il Moretto (1498-1555) nato a Rovato, il quale visse e studiò sempre a Brescia, dotandola di tutte le sue principali opere. Insieme al Moretto si deve anche citare Gerolamo Romanino (1485-1566).

[p. 107 modifica]Brescia è pure la patria di Arnaldo, il fiero monaco che lasciò la vita sul rogo a Roma nel 1155 per non abiurare le sue idee contrarie al potere temporale dei papi: gli venne eretto un monumento, opera del Tabacchi.

Un tramway elettrico conduce dalla stazione al corso Vittorio Emanuele.

A s. sul corso Carlo Alberto vedesi

la Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, del 1720, che possiede diversi pregevoli dipinti.

All’altar maggiore, un Tiziano a cinque scomparti, la Risurrezione di G.C., l’Annunciazione, S. Sebastiano, S. Giorgio ed il donatore Averoldo. — Al secondo altare a s. l’Incoronazione della Vergine; al terzo altare a d. Gesù nella sua gloria (1541), ed al quarto altare a s. la Natività di G.C. tutti del Moretto.

All’organo, un’Annunciazione del Foppa.

Continuando nel corso Vittorio Emanuele a s. la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (XV s.). Di poi per il corso Palestro il tramway arriva al largo corso del Teatro, centro del movimento della città. A sinistra vi sono i Portici del Teatro ed il Teatro Grande.

Prendendo a s. la via Peschiera ed i Portici che formano la continuazione di quelli del teatro, si seguono la via Granarolo e la via Spaderie che conduce alla Piazza Vecchia ove all’O. sorge

la Loggia o Palazzo Comunale, splendido edificio in marmo incominciato nel 1484 e finito nel 1574. Il primo piano è del Formentone, il secondo di Sansovino e le finestre vi furono aggiunte dopo da Palladio. — Al lato della Loggia trovasi la Camera Notarile. Dietro la Loggia, nella via Dietro Loggia sorge la Prefettura, che, nella corte a s., possiede una scala che mette al p. p. decorata di affreschi di Lattanzio Gambara. — All’E. della piazza di fronte alla Loggia vedesi la Torre dell’Orologio sotto la quale havvi un passaggio che conduce alla Piazza del Duomo (vedi più avanti). Alla s. di questa torre sorge il Monumento eretto nel 1864 alla memoria dei bresciani caduti nella celebre insurrezione del 1849 contro gli austriaci. — Il terzo lato della Piazza è occupato dalle antiche prigioni, oggi sede del Monte di Pietà. Vicino alla Piazza Vecchia havvi

la Chiesa di S. Giovanni Evangelista che racchiude ammirevoli pitture.

Al terzo altare di d. il Massacro degli Innocenti del Moretto. Dietro l’altare maggiore. S. Giovanni Battista, S. Zaccaria. S. Agostino, S. Agnese, la Vergine al centro ed il Padre eterno in alto, del Moretto. Nella cappella che segue: Incoronazione della Vergine di Romanino: a d. affreschi del Moretto (1521) ed a s. del Romanino. All’altare che segue: Matrimonio della Vergine di Romanino. Nella cappella battesimale, a s. entrando, la Trinità adorata dai santi del Francia.

[p. 109 modifica]Passando per la piccola via sotto alla Torre dell’Orologio si arriva alla Piazza del Duomo ove s’elevano:

il Duomo Nuovo (Cattedrale), bella chiesa, incominciata nel 1604 da Lattanzio Gambara, ma finita solamente nel 1825.

Interno: Vicino al primo pilastro di d., monumento del vescovo Nava († 1831) del Monti di Ravenna. — Al primo pilastro di s. la tomba del Vescovo Ferrari. Il secondo altare a d. è adorno di statue in marmo, la Fede di Selaroni, la Speranza di Emanueli e d’un quadro del Gregoletti. — Al terzo altare a d. un sarcofago del XV s. contenente i corpi dei SS. Apollonio e Filastro. Il quadro dell’altar maggiore è stato composto da Zonca e dipinto da Zoboli. Nella cupola, altri rilievi in marmo rappresentanti gli Evangelisti.

Alla sua d. il Duomo Vecchio o Rotonda, l’antica cattedrale, più bassa della nuova, colla quale comunica, a mezzo di una scala di 25 gradini. La porta si trova fra la seconda e la terza cappella e si fa aprire dal sagrestano. Il basamento è del IX s. e la cupola del XII s. Sotto la cupola esiste una cripta con 42 colonne che si chiama la Basilica di S. Filastro.

Alla s. del Duomo nuovo

il Broletto edificio del XII s. Oggi funge da Palazzo di Giustizia e prigione. La Torre (Torre del Popolo) è un resto della costruzione primitiva; all’E. del Duomo Nuovo trovasi:

la Biblioteca Quiriniana o Comunale, di 40000 volumi circa, lasciati nel 1750 alla città dal cardinale Querini. La biblioteca è aperta tutti i giorni meno la domenica, il martedì e le feste, dalle 11 alle 15; chiusa dal 24 dicembre al 1 gennaio e dal 1 ottobre al 2 novembre; (50 cent, di mancia).

Se si attraversa la corte del Broletto, si arriva alla Piazza della Posta, donde per la via Sano Luogo e la via Salute si giunge alla Piazza del Novarino, sulla quale si trova il Museo Patrio, che si divide in due sezioni:

il Museo Civico Romano, stimato il più rimarchevole del genere di tutta l’Italia settentrionale. Racchiude la celebre statua in bronzo della Vittoria, scoperta nel 1826 e che è considerata come uno dei resti più preziosi dell’arte antica. Visibile tutti i giorni non festivi dalle 10 alle 15; entrata 50 centesimi; gratis la prima domenica di ciascun mese; il biglietto dà diritto anche all’entrata al Museo Cristiano; un custode apre la porta ed accompagna.

il Museo Civico Cristiano, inaugurato nel 1882 e dedicato ai monumenti dei primi secoli dell’era cristiana e del medio evo, è installato nell’antica Chiesa di Santa

[p. 111 modifica]Giulia, alla quale vanno riunite lo vicine chiese di San Salvatore, Santa Maria da Solano e San Michele, le quali formano un insieme cronologico, artistico e storico di edifici religiosi dei primi secoli ed un vero e prezioso museo cristiano.

La via San Clemente, al S. della piazza del Novarino, passa a s. della Chiesa di San Clemente (interessanti pitture del Moretto), traversa la via Tosio ove si trova a destra

la Pinacoteca Tosio, lasciata alla città unitamente al palazzo che la contiene. Racchiude quadri antichi e moderni, disegni e stampe, sculture, ecc. (Entrata come al Museo Patrio, vedi sopra).

La via San Clemente attraversa il Corso Magenta e, per la via Sguazzo, mette alla Piazza Moretto, adorna da una statua del Moretto ed ove trovasi la Chiesa di Sant’Afra, una delle più antiche di Brescia e ricostruita nel 1580. Pitture rimarchevoli di Tiziano, Tintoretto e Veronese.

A s. la via San Gaetano conduce al Museo Martinengo (Pinacoteca Comunale). Il primo piano contiene una galleria di quadri, donata dal Conte Martinengo. Vi si rimarcano sopratutto i quadri del Moretto e degli antichi pittori di Brescia.

Da Brescia due vie conducono al Lago di Garda:

il tramway che per Tormini mette a Vestone e Salò (v. p. 115) e la ferrovia fin qui seguita.

Lasciando Brescia si scorgono a s. delle colline disseminate di ville.

91 km. Rezzato. Si attraversa il Chiese. — 100 km. Ponte San Marco.

106 km. Lonato (6000 ab.). Piccolo tunnel. Grande viadotto di oltre 400 metri. Magnifica vista sul Lago di Garda e sulla penisola Sirmione.

109 km. Desenzano, stazione ove discendono i forastieri diretti al Lago di Garda. — L’imbarcadero è a circa 15 min. dalla stazione ferroviaria; un omnibus fa il servizio fra la ferrovia ed i piroscafi al prezzo di cent. 30: vettura ad un cavallo 50 cent, per persona.

116 km. S. Martino della Battaglia, a d. monumento commemorativo della Battaglia di Solferino.

125 km. Peschiera, si attraversa il Mincio.

130 km. Castelnuovo. In lontananza a d. il campo di battaglia di Custoza.

[p. 115 modifica]137 km. Somma Campagna. Nella chiesa di S. Michele, quadro del Veronese. A d. Santa Lucia, conosciuta per la brillante difesa d’un battaglione di cacciatori austriaci nel 1848.

149 km. Verona-Porta Nuova, stazione per il Tirolo

151 km. Verona-Porta Vescovo, stazione principale della città di Verona.

2. BRESCIA-LAGO DI GARDA-VALSABBIA.

a) Brescia-Tormini.

Tramvia a vapore da Brescia a Salò-Gardone e Tuscolano, 2 ore e 3/4, a Vestone 3 ore.

La stazione della tramvia è di fronte alla stazione ferroviaria. Il tramway sorte da Brescia per Porta Venezia; segue il versante S. delle Alpi bresciane passando davanti a molte e belle case di campagna.

Passa per: Rezzato, Nuvolera, Paitone (ad 1/4 d’ora nella montagna una chiesa che possiede una Vergine del Moretto) e Gavardo, sul Chiese.

29 km. Tormini, ai piedi della Selva Piana (965 m.) alla quale, passando per Prandaglio e la Chiesa della Madonna della Neve. (884 m.) si arriva in 1 ora e l/2. Bel panorama.

b) Tormini-Lago di Garda.

La via piega a d. nel Valtenese, paese fra il Chiese ed il Capo di Manerba, indi bruscamente piega al N. ed offrendo un colpo d’occhio splendido sul bel Golfo di Salò scende al Lago di Garda e toccando Salò, Gardone e Maderno termina a Tuscolano.

c) Tormini-Valsabbia.

La via piega a s. La vallata del Chiese, chiusa da alte montagne, passato Tormini, prende il nome di Val Sabbia. — 34 km. Vobarno. — 45 km. Barghe, di dove una strada in 5 ore conduce a Brescia, passando per Preseglie e la Val Garza.

49 km. Vestone, capoluogo della vallata e dove termina la linea tramviaria.

Una buonissima strada carrozzabile passando per il Lago d’Idro. Ponte Caffaro e Lago di Ledro, conduce a Riva di Trento.



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Brescia — Monte di Pietà ― Loggetta


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Brescia — Piazza Vecchia col Palazzo Municipale


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BRESCIA — CATTEDRALE


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Brescia — Arnaldo da Brescia


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Galleria sulla Ferrovia Brescia-Iseo-Breno