Belle, fresce e purpuree viole
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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
B
ELLE, fresche e purpuree violeChe quella candidissima man colse,
Qual pioggia o qual puro aer produr volse
4Tanto più vaghi fior che far non suole?
Qual rugiada, qual terra, ovver qual sole
Tante vaghe bellezze in vol raccolse?
Onde il soave odor natura tolse
8O il ciel ch’a tanto ben degnar ne vuole?
Care mie violette, quella mano
Che v’elesse tra l’altre, ov’eri, in sorte,
11V’ha di tante eccellenze e pregio ornate;
Quella che il cor mi tolse, e di villano
Lo fe gentile, a cui siate consorte;
14Quella adunque, e non altre, ringraziate.