Aura dolce e soave, e dolce ardore
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Cotta
XVIII
Aura dolce e soave; e dolce ardore,
Dolce e soave donatore, e dono
Amabil, dolce albergator del core,
Che al cor favelli in dolce amabil suono;
5Te non pavento già tra i lampi, e il tuono,
Fra mezzo le caligini e il terrore;
I felici pensieri intorno al trono
Ti stanno in guardia, e il trono sol d’Amore:
D’Amor, che in santa inestinguibil face
10L’eterno Figlio e il Genitore accende,
Che di sua bella immago si compiace:
D’Amor, che in se l’esser divin comprende,
E lega e stringe in amichevol pace
Il Ciel la Terra, ove penetra e scende.