Aura di ciel
Questo testo è incompleto. |
◄ | Acqua | Sigaro | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
LXXXIX
AURA DI CIEL
Non è drappo né fil che in terra nasce
quella tua vesta bianca come neve;
ma è ben lume di ciel rorido e lieve,
quale al fiorir dall’alba il giglio pasce.
E tai furon le tue morbide fasce,
non prigion, come l’altre, amara e greve
e tal l’abito fía, quando fra breve
tu migrerai da le terrene ambasce.
Tutta un’aura di ciel soave e bianca
è destin che tu paia, allegra o mesta,
viva o pensosa, innamorata o morta.
E giá mi par che tu, soletta e stanca,
con intorno la tua candida vesta,
in atto di partir, stai su la porta.