Astronomia/Capitolo quinto/10
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§ X.
Spettri dei corpi semplici e dei composti.
238. Per giudicare dell’importanza che hanno i diversi spettri stellari osservati, bisogna conoscere due fatti che nella Spettroscopia si ritengono abbastanza dimostrati ed indubitabili.
I corpi semplici ad altissime temperature danno uno spettro a righe strette, distinte, sottili; se ad altissime temperature, ed inoltre sottoposti a forti pressioni, dànno nello spettro righe meno ben limitate e definite da amendue le parli.
I composti chimici dànno spettri di tutt’altra natura. Gli ossidi, i cloruri, le differenti specie di idrogeno carbonato mostrano allo spettroscopio bande oscure, non uniformemente oscure in tutta la loro superficie, ma sfumate, fosche cioè da uno dei lati e più chiare dall’altro.