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Le Stelle. 211


§ X.

Spettri dei corpi semplici e dei composti.

238. Per giudicare dell’importanza che hanno i diversi spettri stellari osservati, bisogna conoscere due fatti che nella Spettroscopia si ritengono abbastanza dimostrati ed indubitabili.

I corpi semplici ad altissime temperature danno uno spettro a righe strette, distinte, sottili; se ad altissime temperature, ed inoltre sottoposti a forti pressioni, dànno nello spettro righe meno ben limitate e definite da amendue le parli.

I composti chimici dànno spettri di tutt’altra natura. Gli ossidi, i cloruri, le differenti specie di idrogeno carbonato mostrano allo spettroscopio bande oscure, non uniformemente oscure in tutta la loro superficie, ma sfumate, fosche cioè da uno dei lati e più chiare dall’altro.

§ XI.

Diversa temperatura e diversa composizione chimica delle stelle.

239. Se si paragonano fra di loro ì fatti esposti nei due paragrafi precedenti, si scorge senza altro che gli spettri delle stelle offrono appunto i diversi caratteri degli spettri dei corpi semplici e dei composti, e nasce spontaneo il pensiero che la diversa temperatura e la conseguente diversa composizione chimica sieno le cause che producono i diversi tipi di spettri stellari.

Le stelle sono altrettanti soli, ma questa affer-