Aridosia/Atto quarto/Scena prima

Atto quarto
Scena prima

../ ../Scena seconda IncludiIntestazione 28 aprile 2008 75% Teatro

Atto quarto Atto quarto - Scena seconda

Erminio, Cesare

Erminio
Dove diavolo stavi tu, ch’e’ non ti vedde?
Cesare
In luogo ch’io vedeva lui, ed ei non vedeva me, e guardossi attorno più di cento volte.
Erminio
Oh che bella festa!
Cesare
Bellissima per me.
Erminio
Certo, che tu hai avuto una gran ventura, non perchè abbia guadagnato due mila ducati, che volendo far l’ufficio dell’uom da bene, sei tenuto a restituirli, ma dico, che non ti poteva accadere cosa più opportuna a farti conseguire il tuo desiderio di aver Cassandra di questa e in questo modo; perchè s’ei sapesse che tu avessi i suoi denari, non si queterebbe mai fino a tanto che non gli riavesse, dove che a questo modo lo farem consentir a tutti quelli accordi che vorrem noi rivolendoli.
Cesare
E’ non lo sa altro che Marcantonio, Lucido e tu; però avvertiscili che tacciano.
Erminio
Lo farò, ed ecco appunto di qua mio padre: lassaci di grazia un poco soli.
Cesare
Così farò; intanto andrò a riveder quei denari che non son riposti a mio modo; addio.