Aridosia/Atto quarto/Scena prima
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Lorenzino de' Medici - Aridosia (1536)
Atto quarto
Scena prima
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Erminio, Cesare
- Erminio
- Dove diavolo stavi tu, ch’e’ non ti vedde?
- Cesare
- In luogo ch’io vedeva lui, ed ei non vedeva me, e guardossi attorno più di cento volte.
- Erminio
- Oh che bella festa!
- Cesare
- Bellissima per me.
- Erminio
- Certo, che tu hai avuto una gran ventura, non perchè abbia guadagnato due mila ducati, che volendo far l’ufficio dell’uom da bene, sei tenuto a restituirli, ma dico, che non ti poteva accadere cosa più opportuna a farti conseguire il tuo desiderio di aver Cassandra di questa e in questo modo; perchè s’ei sapesse che tu avessi i suoi denari, non si queterebbe mai fino a tanto che non gli riavesse, dove che a questo modo lo farem consentir a tutti quelli accordi che vorrem noi rivolendoli.
- Cesare
- E’ non lo sa altro che Marcantonio, Lucido e tu; però avvertiscili che tacciano.
- Erminio
- Lo farò, ed ecco appunto di qua mio padre: lassaci di grazia un poco soli.
- Cesare
- Così farò; intanto andrò a riveder quei denari che non son riposti a mio modo; addio.