Archimede reintegrato - Idrolibra/Idrolibra/Proposizione nona
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PROPOSIZIONE NONA.
Si ha primieramente da esaminare la differenza, che si trova tra l’acqua di fontana, e l’acqua di pozzo, ò qualsisia altr’acqua, ò salsa, ò dolce. Sia posto nella bilancetta dello strumento un tale contrapeso quanto è il punto della sommersione, che mostrerà il Cannello, tuffandosi nell’acqua di fontana: sia V.G. il grado 90. dopoi levato lo strumento, e tuffatolo nell’acqua di pozzo, allora se il punto della sommersione, che sortirà nell’acqua di pozzo, sarà V.G. numero 82., si può conchiudere per la proposizione 5. che ogni mole d’acqua di pozzo uguale alla mole dello strumento, & al contrapeso sia più pesante di quella dell’acqua di fontana di grani 2. di peso: onde trovandosi V.G. l’aria corporale dello strumento, e del contrapeso uguale alla mole di oncie 2. d’acqua, sarà un rotulo d’acqua di pozzo grani 30. più pesante d’un rotulo d’acqua di fontana, e collo stesso modo si scopriranno gli altri liquidi.
Chi volesse esaminare se nel vino vi fosse mescolata dell’acqua potrà caminare come segue.
Suppongasi un’uomo aver comprata una botte di vino: questo tale se ne prenda un fiasco, e poi metta dentro il vino lo strumento col sopradetto contrapeso, e si noti il punto della sommersione, e sia V.G. il grado 90. e perchè il vino è di specie più leggiero dell’acqua, sommerso in questa lo strumento, sarà il punto della sommersione più sotto della sommersione del vino, e sia V.G. nel grado 82., sarà dunque la differenza di gradi 8. lo spazio de’ puri liquidi, onde se nella botte del vino puro vi sarà framiscato un barrile d’acqua, che secondo la misura della Città di Palermo importa della botte, allora tuffandosi lo strumento nel vino, il punto della sommersione dimostrerà nello spazio de’ puri liquidi la tempera dell’acqua posta nel vino.
AVVERTIMENTO.
Ma non per questo deve riputarsi erronea la sperimental via, poichè se bene di primo lancio non s’arriva a toccare il fondo della verità, che si ricerca, non passerà però gran tempo, che non discoprirassi intorno ad essa l’impedimento.
Ciò appunto accade nel ricercare sottilmente la mistione de’ Metalli nell’acqua, poichè l’Idrolibra, ancorchè carica collo stesso doblone sommerso nell’acqua, quantunque dimostrasse varietà tra li punti sommersi, non lascia però d’ammaestrarci, che non ne dia de’ barlumi per discoprire le cagioni delle mutazioni.
Le più notabili mutazioni, che fa lo strumento tuffandosi nell’acqua sono le seguenti.
Tuffandosi lo strumento nell’acqua col solito doblone di Spagna nel tempo più caldo dell’està, il punto della sommersione fa il 96., ma nel tempo più rigido del verno io lo trovai al num. 80., ancorchè carico dello stesso peso; eccovi dunque come questa mutazione non solo ci ammaestra, che l’acqua rappresa nel Verno partorisce diminuzione di mole, ed aumento di peso: ma anche ci dimostra con facilità la quantità del peso per la condensazione sudetta, che a proporzione importa grani 3. per ogni mole d’acqua uguale allo strumento, come si cava dalla proposizione 5.
Or per levarsi questo impedimento, e seguitarsi l’operazione con la dovuta esattezza, s’aggiunga alla Bilancetta B tanto peso, quanto sia bastante col doblone sudetto a far calare nell’acqua il Cannello dello strumento fino al medesimo punto 96., che cala nell’està. In tal maniera le divisioni fatte nel Cannello dimostreranno la mistione de’ Metalli come sopra.
È vero, che la condensazione del verno, siccome fa divenir l’acqua più pesante, così dovrebbe restringere lo spazio de’ puri Metalli, ma perchè la rata parte toccante al peso del Cannello in riguardo alla condensazione, che sortisce nella Città di Palermo (dove ne ho fatto l’osservazione per lo spazio d’un anno) non dona spazio sensibile; per tanto si può caminare senza far altre divisioni nel Cannello. In paesi però di maggior freddo si possono regolare le divisioni da ritrovarsi nello spazio de’ puri Metalli colla figura A B, trasportando il riferito spazio de’ puri Metalli in quella linea, che s’adatta in detta figura, dove troveransi le divisioni proporzionali per iscoprire la mistione ricercata.
Altra mutazione si prova col riferito Strumento tuffandosi nell’acqua; e ancorchè operato in uno stesso tempo.
Avvengachè il punto, che il Cannello dimostra nell’acqua nella prima sommersione, da poichè sarà cavato fuori lo strumento, e rimesso una o più volte nell’acqua, il sopradetto punto, che nella prima sommersione galleggiava colla superficie dell’acqua, nella 2. e 3. sommersione si troverà disceso qualche poco sott’acqua; un tal’ effetto credo, che provenga o dall’aria attaccata, e intromessa nelli meati dello strumento, e delli metalli, la quale non potendo liberamente uscire dall’acqua, le contribuisce qualche leggerezza, come ne dimostrano il segno alcune bellicole, che escono fuori l’acqua nella prima immersione, o l’aria residente nel vacuo dell’Idrolibra può divenir più pesante restringendosi con la frigidità dell’acqua. Per tanto potrà levarsi questo impedimento con lasciare per qualche tempo le monete, e lo strumento nell’acqua, e poi seguitare l’operazione, che riuscirà esattissima. Quivi ancora sarebbe di mestieri notare altri avvertimenti, ma quelli, che nello sperimentare sono di lunga mano ammaestrati, e sanno per prova le difficoltà, che s’incontrano nel fare un’esperienza, per l’impedimenti, che recano le materie, e tal volta il solo uso de’ materiali strumenti, addotrinati cogli studj della Matematica, e dotati dell’ultima perspicacia del proprio giudizio, conosceranno ben presto colle leggi di sopra stabilite il ripiego, che dovranno pigliare incontrandosi coll’acque, o altri fluidi in uguale qualità, o pure co’ metalli di diversa lega, ed altre cose simili.
IL FINE.