Apre l'uomo infelice, allor che nasce (Croce)
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ii
miseria della vita umana
Apre l’uomo infelice, allor che nasce
in questa vita di miserie piena,
pria ch’al Sol, gli occhi al pianto, e, nato a pena,
va prigionier fra le tenaci fasce.
Fanciullo, poi che non piú latte il pasce,
sotto rigida sferza i giorni mena;
indi, in etá piú ferma e piú serena,
tra Fortuna ed Amor more e rinasce.
Quante poscia sostien, tristo e mendíco,
fatiche e morti, infin che curvo e lasso
appoggia a debil legno il fianco antico?
Chiude alfin le sue spoglie angusto sasso,
ratto cosí, che sospirando io dico:
— Da la cuna a la tomba è un breve passo! —