Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750/239

Anno 239

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Anno di Cristo CCXXXIX. Indizione II.
FABIANO papa 4.
GORDIANO III imperadore 2.
Consoli

MARCO ANTONIO GORDIANO AUGUSTO e MANIO ACILIO AVIOLA.

In una iscrizione riferita dal Doni e da me2078 apparisce che tal fu il prenome e nome del secondo console, cioè di Aviola. Già dicemmo che Gordiano III era stato nell’anno precedente designato2079 console. Portava egli lo stesso nome dell’avolo e del padre Augusto, cioè Marco Antonio Gordiano; perchè nato da una figliuola di Gordiano I, fu verisimilmente adottato da lui, o pure da Gordiano II suo zio materno, benchè Desippo e un altro antico storico il facciano figliuolo di Gordiano II. Il che se fosse, sarebbe stato solamente figlio naturale; perchè, per attestato di Capitolino2080, il secondo dei Gordiani non ebbe mai moglie legittima, e se la passava con ventidue concubine. Il vedere che sua madre, tuttavia vivente dopo l’esaltazion del figliuolo, non vien nominata da alcuno Augusta, potrebbe servire per farla credere di bassa sfera, e non sorella, ma concubina di Gordiano II. Questo principe vi fu alcun degli antichi2081 che il pretese nominato Antonino; opinione che pare confermata da qualche marmo; ma il più sicuro suo nome è quello di Antonio. Era questo giovinetto principe bello di aspetto, di umore allegro, affabile con tutti, amabilissimo; avea studiato lettere; tante in somma erano le sue belle doti, che faceano a gara il senato, il popolo ed i soldati ad amarlo, dandogli il titolo di lor figliuolo, e chiamandolo la lor delizia. Altro non gli mancava, per ben governar l’imperio, che l’età e la sperienza degli affari; poichè per la buona volontà non la cedeva ad alcuno. Creato dunque che egli fu Augusto, cessarono tutti i tumulti e le brighe di Roma, si pacificarono i soldati col popolo, e cominciò ognuno a goder del riposo e dei solazzi, studiandosi di dimenticare i tanti affanni patiti dopo la morte del buon imperadore Alessandro. Racconta il suddetto Capitolino2082, che, tolto di vita il crudo Massimino, i Parti, cioè i Persiani, minacciavano guerra in Oriente; e che i Carpi e2083 gli Sciti l’aveano già mossa contro le due Mesie, provincie dell’imperio romano, con farvi gran danno. Perciò nel precedente anno era già stabilito che Pupieno Massimo andrebbe in Levante per opporsi ai tentativi de’ Persiani, e che Balbino con altra armata passerebbe il Danubio, per far fronte ai Barbari, con lasciare il giovane Gordiano al governo di Roma. Ma Iddio altramente dispose, e [p. 839 modifica]convien pensare che non fosse grande nè il pericolo, nè il bisogno, perchè in questo anno si godè buona pace in Roma, nè si sa che l’imperio romano patisse scossa o molestia alcuna in quelle contrade. Che questo novello Augusto Gordiano, per maggiormente procacciarsi l’amore del popolo e delle milizie, usasse loro un gran regalo, come si praticava dai nuovi principi, si ricava dalle monete2084 d’allora, nelle quali è mentovata la prima liberalità di questo Augusto.