Ancor non sapev'io, bella mia Flora
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi
xxxvi
il primo incontro
Ancor non sapev’io, bella mia Flora,
dal bosco ir solo a la cittá vicina,
quando in schiera leggiadra e pellegrina
uscir ti vidi a la campagna fòra.
Era ne la stagion, quando l’aurora
col dí non ben distinto ancor confina,
e l’erbe sparse di minuta brina
non ha tepido il Sol rasciutte ancora.
Tu, pargoletta (or giá volgon duo lustri),
ten givi un serto, con tua mandra errante,
di fior tessendo e di mature fraghe.
Io stava in parte rimirando, e quante
cogliea la bianca man rose e ligustri,
tante m’erano al cor facelle e piaghe.