Amico, guarda non sia mal di testa
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Questo testo fa parte della raccolta XVIII. Ser Pietro de’ Faitinelli
2 — RISPOSTA DI L. DA PISA
Ma Pisa saprá sfuggire al pericolo.
Amico, guarda non sia mal di testa,
o che noi punga suo dolore usato,
per che a mugghiar si mova, o altro fato,
4che forse il tuo leon forte molesta.
Ché menar d’allegrezza tal tempesta,
come tu di’, per che gli abbia donato
la pantera del suo, non per suo grato,
8ma per mostrarsi ne l’ubbidir presta,
non seria senno: ché, se annoverare
chiaro vuol’, vedera’ che del baratto
doler si può vie piú, che rallegrare.
Guárdisi non cavalchi come matto,
senza freno, il cavallo, che suol fare
14 talor di schiena, a chi lo sprona ratto.
La lepre allegra sta, né teme inganno
di reti, che quei falsi tese li hanno.
L’arguta lepre, con suo senno e forsa,
non teme lupa né ’l leon né l’orsa.