Alma, benchè poggiando ascendi all'erto
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XV
Alma, benchè poggiando ascendi all’erto,
Ove Virtù risiede alta e divina,
Torcendo dal sentier piano, che inchina
Verso il piacere, ove il periglio è certo:
5Pur se raminga in questo ermo deserto
Te l’immensa pietade al Ciel destina,
Se in trono eccelso sederai Reina,
Fia mercè di lei sola; e non tuo merto.
Che sei nel Ben sì stabil poco, e ferma,
10Che se sospende i forti aiuti suoi,
O almen benigno un guardo a te non ferma;
Opra non sol degna di Dio non vuoi,
Ma cieca ognora, e in tua virtute inferma,
Nè men voler, nè men poter tu puoi.