Alla stessa nel suo giorno onomastico, 19 marzo 1861
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ALLA STESSA
NEL SUO GIORNO ONOMASTICO
19 Marzo 1861.
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Ella1 non viene. Il biondo capo adorno
D’eterni fiori nell’eterna reggia,
Agli angioli confusa ella festeggia
4Il tuo bel giorno;
Ma que’ suoi dolci pargoli ti manda
Co’ novi auguri in sul mattin. Per l’ore
Vissute insieme al tuo materno amore
8Li raccomanda,
E dice: o mia diletta, a’ tuoi confondi
I figli miei. De’ tuoi baci e sorrisi,
Ignari che da me vivon divisi,
12Vivan giocondi.
Se buoni cresceranno, io del mio corto
Fugace giorno non dorrommi. Oh quanto
Da’ que’ gentili al mio Fedel nel pianto
16Verrà conforto!
La madre tua, che fu pur mia, tu mite
Figlia sostenta. A sua giornata Iddio
Gli anni aggiunga che tolse al viver mio,
20Viva due vite.
O a me più che sorella e a’figli miei
Madre seconda! Agl’innocenti il riso
Chi rende? Chi al lor padre asciuga il viso,
24Se tu non sei?
Note
- ↑ La cognata Olimpia Colleoni-Lampertico, morta nel febbraio dello stesso anno, lasciando tre bambini all’inconsolabile sposo Fedele Lampertico.