Alcyone/Albàsia
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Gabriele D'Annunzio - Alcyone (1903)
Albàsia
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ALBASIA.
O
MATTIN nuzialetra il Mar pisano
e l’Alpe lunense!
O nozze immense
5e brevi!
La nube formosa
disposa
il monte che a lei sale,
l’ombra d’entrambi il piano,
10la dolce acqua il sale,
la canna il tralcio,
il salcio
la florida stiancia,
l’argano la bilancia
15su la foce pescosa,
la mia rima il mio giòlito,
l’algosa
arena i tuoi piè lievi,
o Ermione.
20E il cielo è nivale
come su la tua guancia
ondata il velo
insolito.
Il mare è d’opale
25con vene di crisòlito,
come i mari dell’Asia,
immoto albore
di gemme fuse.
Brillano le meduse
30a fiore
dell’emerso banco.
E tutto è bianco,
presso e lontano.
È grande albàsia
35da lido a lido,
come allor che fa il nido
sul Mar sicano
la sposa Alcyone.