Alarico Carli/Primi anni
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Raramente un fanciullo apatico diviene un uomo energico; raramente uno buono riesce cattivo e viceversa: il carattere, che è in germe nella prima età della vita, non fa altro che perfezionarsi ed estrinsecarsi di più cogli anni, come i pampani ed i grappoli, che provengono dall’acino, come la querce robusta che scaturì dalla ghianda ecc., ecc.
Alarico Carli, che aveva sortito dalla natura il desiderio di fare, la tenacia di riuscire e un animo battagliero e ribelle ai freni di schiavitù, dimostrò anche da fanciulletto, queste sue qualità, e si dipinse, in pochi tratti, così:
«I primi miei anni li vissi come tutti gli altri ragazzi, ma ricordo ancora che ero prepotente coi miei compagni, che si dovevano soggiogare alla mia volontà. Ostinato, se mi mettevo in capo di fare un balocco qualunque, non mi davo pace finchè non mi era riuscito, e molte volte disfacevo e tribbiavo oggetti buoni per avere il necessario per compiere quello che avevo immaginato di fare».