Ahimè, che ovunque il reo pensier mi mena
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Antonio Somai
II
Ahimè, che ovunque il reo pensier mi mena,
Mi persegue l’orror del mio peccato:
O dorma o vegli, ognor mi veggio a lato
Il timor la vergogna e la mia pena.
5Per l’antica trovar pace serena
Parmi alpestre ogni calle, e ’n dubbio stato
Dico: o quell’io non sono, o sì cangiato
Son, che me stesso io riconosco appena.
Vorrei, lasso!, fuggir dai falli miei,
10Che affliggon l’alma timida smarrita,
E vorrei....... ma non so quel ch’io vorrei.
O gran padre del Cielo io pero; aita:
Tu purga col mio pianto i sensi rei,
E ’l primo me di me ritorna in vita.