Ahi che si turba, ahi che s'innalza e cresce
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
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Ahi che si turba, ahi che s’innalza e cresce
Il mar che irato la mia nave porta:
E un vento rio l’incalza e la trasporta
Fra scoglio, ove a se stesso il flutto incresce.
5E più la pena all’alma e il duol s’accresce,
Ch’io perder temo l’astro che mi è scorta:
Che ben splende da lungi, e mi conforta:
Ma il Ciel s’oscura, e in un confonde e mesce
Lampi, e saette: ahi quanto, ahi quanto è grave
10L’aspro periglio, e non ho chi m’invola
Al fier naufragio, alla spietata sorte!
E meco il mio nemico ho su la nave:
Egli col ferro, io disarmata e sola:
Or come potrò mai scampar da morte?