Adiecta (1905)/II/LVIII
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ALLORA ED ORA
I.
Mi guardavan le donne anticamente
colla faccia guardinga e mal sicura
di chi nel bosco minacciar si sente
4dall’insidia del lupo ed ha paura.
Parlavano arrossendo e cautamente,
sorridevan con studio e con misura
e i segreti del corpo e della mente
8m’interdicean con pudibonda cura.
Ma il cor delle ritrose io combattei
e ne tenni qualcun come in ostaggio
11a testimonio de’ trionfi miei;
ed or le donne han sovra me il vantaggio,
poichè di quanto l’ardir mio perdei,
14d’altrettanto s’accrebbe il lor coraggio.
II.
Persuase oramai queste signore
che l’uomo alla mia età non comprometta,
mi dicon tutto come al confessore
4e mi voglion con loro in bicicletta.
Stanno sole con me, parlan d’amore
e s’allacciano il cinto alla calzetta
senza pensare a mal, senza timore,
8poichè la mia virtù non è sospetta;
e nei colloqui lunghi e confidenti
una non ce n’è più che mi nasconda
11desideri, bellezze o sentimenti.
Sempre così questa vitaccia immonda!
Quando era scarso il pane avevo i denti,
14or che i denti se n’vanno, il pane abbonda!