Adiecta (1905)/I/XIX
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ANNIVERSARIO
I.
Or compie l’anno e Monsignor gradiva
lieto, de’ figli suoi l’omaggio e il dono
e nobilmente dall’altar bandiva
4la parola di Dio: — «pace e perdono!»
«Cristo ci perdonò quando moriva,
Cristo l’agnello mansueto e buono.
Con Giuda egli cenò che lo tradiva,
8e di Pietro sorrise all’abbandono.
«Io son l’Unto di Lui che con la mano
e col cor generoso ha benedetto
11l’adultera, lo scriba e il pubblicano.
«Io son fonte d’amor, fiamma d’affetto;
io sono il Padre rinnegato invano;
14son la pace e il perdono. Iddio l’ha detto!» —
II.
Iddio l’ha detto e della sua parola,
preti di Cristo, mi ricordo anch’io,
che m’insegnaste da bambino a scuola,
4a suon di nerbo la bontà di Dio.
Ma, col crescer degli anni, il tempo invola
all’anima il candor credulo e pio
e se dal petto vostro alzai la stola,
8sempre un cor ci trovai peggio del mio.
Perdono e pace! E pur, se bene ho visto,
non confuse l’amor con la loquela,
11ma il sangue sparse perdonando il Cristo.
Perdono e pace! Ma se un verso cela
l’ombra d’un cenno che ti sembri tristo,
14sacerdote di Dio, mi dai querela!