— Verrò — mi disse, e mi prefisse a punto
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Giovan Francesco Maia Materdona
III
LA PROMESSA
— Verrò — mi disse, e mi prefisse a punto
il dí terzo d’april la donna mia.
D’indi in qua par ch’a me sia stato e sia
anno il dí, mese l’ora e giorno il punto.
Spero e temo, ardo e gelo, e a tal son giunto
che mia vita è delirio e frenesia;
meglio il non aspettarla a me saria,
sete ingorda d’amor sí m’ha consunto.
Crudo aspettar, cagion d’acerbe pene
mi sarai tu, cagion d’estrema noia,
venga e non venga il sospirato bene.
Poiché verrá che o per gran doglia i’ moia,
se non vien la mia donna; o se pur viene,
che s’anneghi il mio core in mar di gioia.