Un nobel e gentil imaginare

Paolo Lanfranchi da Pistoia

Guido Zaccagnini/Amos Parducci XIII secolo Indice:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu Duecento Un nobel e gentil imaginare Intestazione 16 luglio 2020 25% Da definire

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III

Risveglio doloroso.

Un nobel e gentil imaginare
sií mi discese ne la mente mia;
in veritá (ch’eo allora dormia)
el me paria con la mia donna stare
in un giardin, baciare ed abbracciare,
rimossa ciascun’altra villania.
Ella dicea: — Tu m’hai in tua bailia:
fa’ di me, o amor, ciò che ti pare. —
In quel giardin si avea da l’un canto
un rosignol, che dicea in so’ latino:
— Securamente per vostro amor canto. —
I’ mi svegliai che sonava matino:
considerando il bene ch’avea tanto,
venme voglia de ventar patarino.