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Odi varie - Per una giovane molto abile cantatrice

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Luigi Carrer - Poesie (XIX secolo)
Odi varie - Per una giovane molto abile cantatrice
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PER UNA GIOVANE

MOLTO ABILE CANTATRICE.

Di vergini invidia,
     Sospiro d’amanti,
     Fanciulla bellissima,
     Pregata se canti,
     E l’aure depredano
     Al labbro di rosa
     7La nota amorosa,

Che dolci memorie
     Sopite raccendi!
     Oh come a quegl’ilari
     Istanti mi rendi,
     Che ratti fuggirono,
     Lasciando al cuor mio
     14Un mesto desio!

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Poi quando s’attenua
     E languida more
     La voce patetica,
     La voce d’amore,
     E l’aria, dai tremiti
     Armonici impressa.
     21Di gemer non cessa.

Da quanto circondami
     Repente diviso.
     Negli occhi tuoi languidi
     Beato m’affisso,
     E cerco vestigio
     Ne’ cari sembianti
     28De’ magici canti.

Così, quando fulgido
     Il sole declina,
     E s’apre ad accoglierlo
     L’azzurra marina,
     Un raggio purpureo
     L’altissima vetta
     35Del monte säetta.

Ma gli occhi virginei
     Non sono più mesti
     Ingenue sorridono
     Le labbra celesti;
     La gota già pallida
     S’avviva, e ripiglia
     42La tinta vermiglia.

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Sospira de’ giovani
     L’attonita schiera
     Tu, facile al timido,
     Confondi chi spera.
     Ah spesso di gemiti
     È trista sorgente
     49Un’alma che sente!

La bella Desdemone
     Suir arpa fedele
     Nel patrio palagio
     Sciogliea le querele
     Dell’araba vergine,
     Che in lagrime siede
     56D’un salice al piede j

E spesso, quel cantico
     Udendo lontano.
     Contenne dimentico
     Sul remo la mano,
     D’Isaura dolendosi
     Al fato severo
     63Il pio gondoliero.

Ma come del libico
     Sembiante s’accese
     La bella Desdemone,
     I canti sospese,
     Lui fìda su fragile
     Naviglio seguendo
     70Per pelago orrendo.

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Sol d’atro presagio
     Colpita la sera,
     Che sorse alla misera
     D’eccidio foriera,
     Dell’araba vergine
     Cantò le querele
     77Sull’arpa fedele.