Wikisource:Libri/Il canto di Ebe
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Il canto di Ebe
(dal Canto quarto del Lucifero)
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Date a la terra i fiori,
Date i coralli al mar,
Ad ogni cor gli amori,
{{subst:Libro salvato/R|4}}Ad ogni dio l’altar.
Abbia ogni nembo un’iride,
Ogni astro i suoi splendori;
Date a la terra i fiori,
{{subst:Libro salvato/R|8}}Date i coralli al mar.
Ma, rieda il verno o il maggio,
Mesta e soletta io son;
Muto è del cielo il raggio,
{{subst:Libro salvato/R|12}}Triste è de l’arpa il suon;
Qual vana ala di zeffiro
Passo nel mio viaggio,
E, rieda il verno o il maggio,
{{subst:Libro salvato/R|16}}Mesta e soletta io son.
O immagini lucenti
Di più felici dì,
Sogni de l’arte ardenti,
{{subst:Libro salvato/R|20}}Il vostro april sfiorì;
Invan chiedo le olimpiche
Forme a le nuove genti,
O immagini lucenti
{{subst:Libro salvato/R|24}}Di più felici dì.
La giovinezza, il riso,
Le grazie ed il piacer
Fuggon tremanti al viso
{{subst:Libro salvato/R|28}}De l’inamabil Ver;
Fuggon su l’ali rosee
Del vago error conquiso
La giovinezza, il riso,
{{subst:Libro salvato/R|32}}Le grazie ed il piacer.