Vocabolario italiano della lingua parlata (1893)/H.

H.

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G. I.

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H.


H. Ottava lettera dell'alfabeto no- stro, la quale per se stessa non ha alcun suono, ma che si adopera per segno di aspirazione dinanzi a vo- cale in principio o in mezzo o in fine di alc-une voci, come Ho, Hai, Hanno, voci del verbo Avere; Ahi, Ahimè, Ah, Eh ec., interiez.; ovvero in mezzo alle parole dopo il C o il G quando sono dinanzi ad E o I per rendere il loro suono più duro, come C'ho, Ghirlanda ec. Il suo no- me è Acca, ed è per lo più di ge- nere fcm.

Hic et nuno. Parole latine, nsate nel comune linguaggio come modo risoluto, per significare Subito, Nel- l‘atto: u Gll dissi che volevo esser pagato hic ci mmc: — Lo faccia hic ct nunc, e non ritlati. a Propriam. le due voci significano Qui e ora.

Hic, Hac, Hoc, usato scherzevolm. nella maniera Imparare l'hic, l'htzc s l’hoc, per Imparare gli elementi della Grammatica latina. Il Ad hoc, Maniera latina, con senso di A ciò, Per qncsto fine, oggetto, e simili, Appositamente: «Fu creata ad hoc una Commissione sopra il testo delle opere di Dante.»

Hòmo. Nella parola composta Ec- cnuouo. V. sotto a questa voce.

Humus. Voce latina, usata dagli scienziati per significare Lo strato di terra vegetabile, snlla snperflcie del gloho.