Versi (Cattermole)/Parvula/A una bambina
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A UNA BAMBINA
FRA le dolenti imagini
In cui trascorro il solitario giorno,
Ne ’l lugubre silenzio
Che suoi regnare a queste mura intorno,
Spesso i miei sguardi cercano
La tua testa ricciuta, o bambinella,
E qual d’amica rondine
Invoco il suono de la tua favella.
Tu, in riva a ’l mar, tra garruli
Stuoli di bimbi ti trastulli intanto:
Basta un ventaglio o un roseo
Nastro ad offrirti il più felice incanto.
E se potesse giungerti
Il mio sospiro, tu, che il duolo ignori,
Sorrideresti inconscia
Qual fanno a ’l vento che si lagna i fiori.
Godi, bambina, provvido
Il ciel ti sia di dolci ore tranquille;
Il mar, di cui la cerula
Tinta traspare ne le tue pupille,
A ’l corpicino gracile
Doni vigore e a’ giuochi tuoi conchiglie;
Baci e carezze piovano
Sopra le fresche tue guance vermiglie;
Ma torna a me. Tenendoti
Per mano, il tedio d’affollate vie
Io sfiderò: qual’oasi
Tra me ti poni e le sventure mie.
E penserò che urtandomi
In una plebe d’insidiosi e tristi,
S’io vado insieme a un angelo,
Mi guarderanno altri angeli non visti.