Versi (Cattermole)/Intimità/Incubo
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Evelina Cattermole - Versi (1883)
Intimità - Incubo
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INCUBO
IL giorno spunta. Oh non è vero, sai,
Che siam caduti d’un abisso al fondo:
Vertigini, terror, tenebre, guai,
Quel subitaneo disparir de ’l mondo,
Son fole spaventose: io ne tremai
Ne ’l mio sonno, ch’è d’incubi fecondo;
Perchè desta o sopita io non ho mai
Tranquilli i sensi e l’animo giocondo.
Ma tu baciami ancora, ond’io mi scuota,
Onde non più così convulso e forte
Batta il mio core che a ’l tuo cor si preme.
Apri a la luce in che lo sguardo nuota,
Apri i vetri a cacciar l’ombre di morte;
Il giorno spunta: abbiam sognato insieme!