Versi (Cattermole)/Intimità/Alba
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Evelina Cattermole - Versi (1883)
Intimità - Alba
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ALBA
(A MIA MADRE)
APRO i vetri e respiro. Appar l’aurora
Tremolando de’ monti in su la cresta;
Cupo è il verde de i boschi, e non ancora
De ’l sole a ’l bacio la natura è desta.
Fu lunga e tetra la mia notte, ed ora
Che l’alba sorge vaporosa e mesta,
Col tedio che in me vive e mi divora,
Chiedo qual nuova lotta il di m’appresta.
Ahi, non gioie d’amor nè sogni d’arte,
Che m’assentano l’estasi o l’oblio,
Che m’infiammino il sangue od il pensiero!
Ma quando il sol da i nostri occhi si parte,
Verrò pace chiamando, angelo mio,
Là dove dormi tu ne ’l cimitero.