Venni al giardin d'Amor, non d'altro adorno
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione
l
a girolamo preti
1
Venni al giardin d’Amor, non d’altro adorno
che d’erbe di speranze e di desiri,
di fronde di cordogli e di martíri,
il cui fiore, il cui frutto è danno e scorno.
Ha d’affanno e di pena il muro intorno,
e vi scherzan per entro in mille giri
acque di pianto ed aure di sospiri;
inganno e crudeltá vi fan soggiorno.
N’è custode l’Orgoglio, e n’è cultrice
la Gelosia, che con mortal tormento
spianta il mio ben da l’ultima radice.
Qui, Preti, insanie a seminare intento,
a l’ombra d’un pensier poco felice,
zappo l’onda, aro il sasso e mieto il vento.