Utente:Ippoamig/Pagine delle prove

Neuroscienze modifica

Prefazione


“ la ragione è, e può solo essere,schiava delle passioni” (D. Hume)



“Non c’è nulla di piú comune in filosofia, e anche nella vita quotidiana, che parlare del conflitto tra passione e ragione per dare la palma alla ragione, e per affermare che gli uomini sono virtuosi solo nella misura in cui obbediscono ai suoi comandi(…)Per dimostrare come tutta questa filosofia sia erronea, cercherò di dimostrare in primo luogo che la ragione, da sola, non può mai essere motivo di una qualsiasi azione della volontà; e in secondo luogo che la ragione non può mai contrapporsi alla passione nella guida della volontà”. (D. Hume, 1738)


La psicologia sperimentale del secolo corrente si muove su questa linea di ricerca: la ragione perde lo scettro e il trono viene spodestato dall’emozione. Le emozioni diventano il veicolo della decisione che si manifesta non solo attraverso il cervello, abbiamo bisogno di concepire la decisione come frutto di un’elaborazione di tutto il corpo agli stimoli ambientali.

Damasio, descrive il ruolo chiave giocato dalle cortecce prefrontali, in particolare della corteccia prefrontale ventromediale, nel comportamento emotivo e nel prendere decisioni. Dopo aver legato indissolubilmente il processo di ragionamento a quello della decisione, Damasio ha modo di rimarcare ulteriormente il ruolo del corpo nel processo intellettivo razionale decisionale introducendo l’ipotesi del marcatore somatico. Un concetto già presente in William James, che mette in luce quanto il sistema cognitivo umano non sia limitato a strutture sottocorticali, ma si estenda a tutto l’organismo. Questo ci permette di svincolare ancora una volta i processi di ragionamento da una concezione puramente analitica cognitiva, che descrive la decisione come frutto di un ragionamento “freddo”, dettato dalle regole della logica e del continuo calcolo mentale dei costi e benefici.

Seguendo quest’ottica, la presente ricerca intendeva studiare i correlati elettrofisiologici, mediante lo studio dei potenziali evocati (ERPs), durante un compito di gioco d’azzardo in persone con alti e bassi punteggi ottenuti alla Sensation Seeking Scale di Zuckerman (1979).

Il primo capitolo si occuperà di analizzare il decision making, considerando il concetto nel suo evolversi a livello storico. Seguirà la spiegazione dell’ipotesi del marcatore somatico proposta da Damasio (1994, 1997) e di alcune ricerche che la verificano. Si presenterà il substrato anatomo–funzionale deputato al processo decisionale, citando un caso clinico che ha fatto da guida allo studio delle decisioni e del suo legame con le emozioni (Harlow 1868, vedi Damasio et al., 1994), e presentato il compito d’azzardo classico utilizzato da Bechara e collaboratori. Verrà illustrato, inoltre, come l’impulsività sia legata al decision making e verranno descritte le ultime ricerche in merito alle decisioni.

La seconda parte sarà dedicata alla ricerca, e quindi alla descrizione delle ipotesi sperimentali e del metodo; saranno infine presentati i risultati e le conclusioni.