OBSOLETO modifica

  • recuperare il template/meccanismo di Alex per il link in entrata e uscita dell'AC
  • creare categoria per Progetto, in modo da raccogliere tutti i testi
  • ontologia -- catwords
  • estensione MW per metadati? Approfondire DC
  • link di wikipedia anche per tutti quegli autori SOLAMENTE citati in un'opera? Da elaborare una policy: se esiste la categoria "Autore citato in ..." --> interprogetto in Wikipedia (da modificare anche il tempate Interprogetto) --> MA SI PUÒ FARE! (ovviamente è tutto collegato al discorso citazioni di cui sopra)((vedere se in Pedia c'è quella la Search ricerca automaticamente negli altri progetti))
  • controllare se/come/dove le categorie agiscono sui metatag generati in automatico
  • mettere a posto pagina Principale e Template Ultimi arrivi (qualcosa di più easy e usabile, così è insopportabile, e non sopporto il tl|testo con il SAL)
  • modificando il tl|AC cercare di catalogare sempre tutti gli autori (e tutti i testi--> chiedere a qualc1 come va con il famoso script...) in modo da avere la famosa pagine con gli autori senza opere. Cercare di capire se con i redirect, e i redirect delle categorie, si può costruire una sorta di semplice thesaurus degli autori e delle opere citate.. Inoltre, bisognerebbe creare un elenco che un bot potrebbe utilizzare come base per ricercare in tutte le opere (nel dump?) le possibili citazioni di questi autori. E magari cercare direttametne in Wikipedia quelli che non abbiamo (e mettere in Pedia il link a noi con una modifica del template interprogetto).
    • creazione automatica tramite bot delle semplici categorie di AutoreCitato e TestoCitato (da decidere la policy per queste ultime!)
  • mettere a posto l'infotesto.py anche per il ns Pagina.
  • rifondare completamente la questione categorie, soprattutto quelle SAL 2.0. Se si riuscisse, incrociando, ad avere sia il SAL che la categoria, non ci sarebbe bisogno di tutte queste gerarchie così strette. Non so se farlo a faccette, ma sicuramente dare la possibilità di più categorie per tipo è fondamentale, e così non va. Dovremmo avvicinarci di più (non del tutto) ad una folksonomy orizzontale, per quello che riguarda l'argomento, il soggetto. Per tipo, collocazione temporale, direi che pseudogerarchie strette possono andare bene. Ma sempre lasciando la possibilità di aggiungere un'informazione., Dovremo vedere che struttura usare, perchè non semrba facile. Magari guardando la Colon possiamo prendere spunto. Ed avere poligerarchie al posto delle gerarchie.
  • la prima cosa da fare è eliminare il vecchio sistema di categorie SAL 2.0 e sostituirle con un sistema con intersezioni, category intersection. Così possiamo creare 5 categorie di sal, poi concentrarsi solo sugli argomenti/tag. --Aubrey McFato 10:03, 26 mar 2009 (CET)

La questione citazioni è molto complicata, bisognerebbe ridisegnare un'estensione solo per quella ;-)

Le opere sulle vipere di Redi e di Della Porta hanno anche le immagini, le prime su Gallica e la terza su Scrittori d'Italia.


  • Estensione metadata potrebbe usare il Dublin Core e rispettare i protocollo OAI-PMH. In modo sa essere in linea con le specifiche dei bot harvester ed essere citati nei cataloghi OA. --Aubrey McFato 17:29, 2 apr 2009 (CEST)

Nuova procedura, concentrata sulla scrittura del sommario. --> scrivere pagina di convenzioni per la scrittura del sommario e delle pagine indice (c'è già qualcosa ma è forse da rivedere)

Per la procedura proofread, se va a buon fine sta Disamina si potrebbe scrivere la guida. Creazione cartella con pagine già divise (fondamentale), zippaggio, any2djvu (o djvulibre), caricamento su Commons con le apposite categorie, creazione pagina Indice qui da noi. Poi siamo quasi a posto--> infotesto, poi infotesto.py.

  • il SAL 2.0 dovrebbe puntare sempre alla pagina di indice. Se uno vuole poi aggiungere delle categorie nelle singole pagine si può fare, però il sal dovrebbe essere assoluto, diverso dalla logica iporkiana. Se si riuscisse, in qualche modo, a intrecciare le categorie a posteriori, non automaticamente, sarebbe meglio. Si poterbbe addirittura fare una pagina apposta, in cui uno ha un form e intrecci e interseca le categorie che vuole.

Questa è fantascienza, ma: se un giorno, in una DL, si avesse una struttura (a template), riconoscibile per le bibliografie, combinata con una cat/insiemistica dell'intero progetto, si potrebbe riuscire a costruire una biblioteca ipertestuale riguardante le bibliografie, sapendo quando e dove un testo viene citato da altri testi, intersecando insieme/categorie per restringere allargare la propria ricerca. Solito problema degli standard nella forma bibliografica, ma già i database stanno lavorando su questi temi. Su Wikisource abbiamo per ora poche cose, però iniziare con le tesi sarebbe fattibile. Ovvio che se la DL stessa contiene i testi il valore aggiunto è insetimabile. Si vedrà, la questione "citazioni" è tutt'altro che semplice, ma si possono fare cose splendide. --Aubrey McFato 11:58, 6 apr 2009 (CEST)


DHQ è un giornale OA molto interessante sulle digital humanities. UN'intera branca, sembra, ci sarebbe da capire quanti nomi e sottocampi ha. Mi sembra di capire che sia, in generale, un'esplorazione di ciò che potremmo fare, per le scienze umanistiche, nel mondo digitale. Come sfruttale le potenzialità del digitale prima, della rete poi, della comunità, forse. C'è ovviamente tutta la parte "etica", OA, CC, licenze libere, wiki. Ma qui, nello specifico, mi sembrano aperti. Forse in questo senso Wikisource potrebbe essere d'aiuto. Una raccolta di testi che con varie estensioni softtware, negli anni, potrebbe offrire una piattaforma di lavoro su cui sperimentare. La comunità potrebbe sempre aiutare, i singoli ricercatori sperimentare non dovendo ricostruire un software da capo. Forse io confondo un po' le cose, a me piacerebbe avere un software migliore, magari in un progetto che accetti la ricerca (peer review =? NPOV) ms WIKI. Noi siamo wiki, non siamo peer-review ma neanche NPOV. Possiamo lavorare sui tesi antichi, per questo ci troveremmo bene con rappresentanti e ricercatori di ephilology e eclassics. I testi noi ce li abbiamo, la possibilità di migliorarli e applicare strumenti filologici ci sono. Il NPOV per ora è un problema. Con un'opportuna estensione si potrebbero immaginare varie versioni e note di autori diversi su uno stesso testo. Questo testo potrebbe essere, dalla comunità, unanimente enhanced con hyperlink, note, almeno per quello che riguarda informazioni assodate, non ambigue, non problematiche. Credo che gran parte delle informazioni potrebbero essere trattate in questa maniera. Si potrebbe mettere tutto in Wikipedia, non servono forse estensioni sourciane, un modo si troverebbe. Cmq, c'è ancora uno iato fra ricerca e NPOV, Wikipedia lo dice sempre. DA analizzare meglio. Che ruolo potrebbe avere Wikisource in porposito? Tensione fra offrire un testo basilare (status quo, sicurezza, aderenza alla fonte, NPOV, staticità) contro l'offrire arricchimenti e soddisfare potenzialità latenti (iperbiblioteca, note condivise, peer-reviewed, offrire al lettore un'esperienza diversa, fornire la maggiore completezza di informazioni possibili).