Una medaglia satirica del secolo XVI
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UNA MEDAGLIA SATIRICA
DEL SECOLO XVI
Ho sott’occhio una medaglia, che vuolsi credere del secolo XVI, custodita nel Museo Civico di Vicenza. Il suo diametro è di millimetri quaranta sette. Reca nel diritto il busto, volto a sinistra, d’un individuo in barba corta e crespa con in capo il triregno e allacciata agli omeri la clamide. Gli sta di fronte il globo, sormontato dalla croce. Vi corre all’ingiro la leggenda: — CE : BE • LA • M • — Sta scolpita nel rovescio l’aquila con due rostri ad ali spiegate, sormontata essa pure dal triregno. Ho detto ch’essa vuoisi riputare del secolo XVI non tanto forse, per la natura del lavoro, quanto per l’analogia con altre di quel tempo.
È noto che quando ardevano accanite più che mai le controversie religiose tra i Novatori di Germania e i Cattolici, si ricorse talvolta alla caricatura e alla satira. E non fu solo dell’arte della parola, di cui s’ebbe a far uso, ma si trasse partito non di rado anche dalle arti figurative e segnatamente dall’arte del punzone e del conio. Molte sono le medaglie satiriche, sfuggite per quasi due secoli all’osservazione de’ cultori della Numismatica, se pure non furono neglette di proposito. Fra i primi, se non forse il primo a farne parola fu il Jobert nella sua Science des Mèdailles, edita la prima volta nel 1672, ampliata poi e tradotta in diverse lingue e ristampata di tratto in tratto sino al 1739. Ma i cenni, che vi si danno, si riferiscono a un numero assai.scarso di esemplari. Nell’edizione del 1739, ch’è forse l’ultima e fu corredata di dotte osservazioni dal Bimard de la Bastie, dopo l’illustrazione delle medaglie, coniate in onore de’ Papi, si avverte che non si volevano confondere con esse " certe medaglie che i nemici della Santa Sede hanno coniato „ per insulto o per odio „. E di alcune di sì fatte medaglie il Jobert riporta le leggende de’ diritti e dei rovesci1.
Più di proposito che non il Jobert si fece a trattare l’argomento Adolfo Klotz di Germania. Ma il suo compito si circoscrive alle medaglie satiriche, uscite ne’ primordi della Riforma. Stando a lui, si dovrebbe credere che l’ispirazione ne fosse derivata da Nicolò d’Ansdorf2, un gentiluomo della Misnia, partigiano focoso di Lutero, morto, ottuagenario, dopo alcuni anni di episcopato protestante in Naumburg3. Il periodo della coniazione si restringerebbe al decennio, corso tra il 1537 e il 1547. Anche il Klotz riproduce le leggende di parecchie medaglie, richiamandosi ad alcune opere già famose; a un libro cioè di Junckerus, al Gretserus de Cruce, al Jobert, al Seckendorffius, al Van Mieris.Di medaglie satiriche si fa parola isolatamente anche nella grande raccolta del Koehler4, nel catalogo del Renesse-Breidbach5 e nell’Introduzione del Leber a un libro del Rigollot d’Amiens6. Ma nessuno di costoro ha trattato così in largo e così di proposito l’argomento come Stefano Cartier7. Il Chabouillet giudica il lavoro di lui come il trattato migliore sulle medaglie satiriche. Ciò non vuol dire però che l’accordo tra i due sia perfetto. Posta dal Cartier la massima che di medaglie satiriche siensi fatti ispiratori e autori tanto i cattolici, quanto i protestanti, il Chabouillet crede che si dia sempre nel segno, quando si fa risalire l’origine d’alcune di esse agli uni piuttosto che agli altri. Comunque, al Cartier, cattolico fervente e conoscitore profondo della storia ecclesiastica, vuolsi saper grado d’una certa novità di vedute e del largo numero di medaglie satiriche, disegnate e incise da lui stesso con una fedeltà, quanto rara, altrettanto intelligente8.
Ho detto che negli scritti del Jobert, del Klotz, del Cartier e degli altri si recano le leggende e talvolta le incisioni di parecchie, per non dir anche di molte medaglie satiriche. Di queste il Museo Civico di Vicenza possiede ben cinque esemplari. L’uno, del quale mi venne dato di parlare altrove9 è in argento. Ha il diametro di 37 millimetri, e raffigura nel diritto, i profili del papa e del diavolo con la leggenda: – ECCLESIA • PERVERSA • TENET • FACIEM • DIABOLI • — Nel rovescio sono sovrapposti, invece, e riuniti i profili d’un cardinale e della Follia con all’ingiro la scritta biblica, che vorrebbesi dire quasi una variante del v. 8 del salmo xciii: - STVLTI • ALIQVANDO • SAPIENTES • – 10.
Con un diritto ed un rovescio, oserei dire, identici, si ha il piombo di una medaglia della dimensione di 43 millimetri, ma con diversa leggenda. Intorno alle due teste del diavolo sta scritto: - MALII • CORVI • MALVM • OVVM • – e a quelle d’un cardinale e della Follia leggesi invece il motto dello stesso salmo xciii, non variato: - ET • STVLTI • ALIQVANDO • SAPITE • – 11).
Altra medaglia di bronzo del diametro di 35 millimetri, posseduta anche dal gabinetto delle medaglie di Parigi, reca nel diritto i profili d’un cardinale e della Follia. La leggenda è in tedesco: - DES • PAPST • GEBOT . IST • VVIDER • G0T • M • DXLIII • — 12. Nel rovescio sono rappresentati in profilo un vescovo, che sostiene con le mani un calice e siede sopra una donna rovesciata, che stringe con la sinistra una spada e con la destra un libro. la scritta pure in tedesco dice: — FALSCHE • LERE • GILT • NIGHT • MEHR • MDXLIII • - 13.
In altro esemplare di bronzo triplicato (diam. di mill. 28), il Civico Museo di Vicenza possiede la medaglia, illustrata, come le precedenti, dal Cartier, la quale reca nel diritto le due teste sovrapposte e riunite del Papa e dell’Imperatore con la leggenda biblica: - IN • VIRTVTE • TVA • LETABITVR • IVSTVS • —; e nel rovescio le teste ugualmente riunite d’un Cardinale e d’un Vescovo, e la leggenda pur biblica: — CONSTITVE • SEOS • PRINCIPES • SVPER • OMNEM • TERRAM • 14.
L’unica delle medaglie satiriche, di cui non mi venne fatto d’incontrar cenno in alcuna delle opere citate, è quella che reca nel diritto la testa col triregno e nel rovescio l’aquila a due rostri, sormontati egualmente dal triregno, onde si è fatta parola sin da principio. Non per questo oserei asserire ch’essa sia inedita. Che corra, come ho detto, una certa analogia colle medaglie, illustrate dal Jobert, dal Klotz e segnatamente dal Cartier e in modo particolare con la medaglia, che reca le due teste riunite del Papa e dell’Imperatore, non è cosa mi pare, su cui si possa gettare alcun sospetto. Ma più che alle controversie religiose sembrerebbe riferirsi a un fatto particolare, il quale precede di alcuni anni lo scoppio delle guerre per la Riforma. E nota la velleità, o dirò meglio il sogno di Massimiliano primo, di riunire sul suo capo la tiara pontificia e la corona imperiale. Che la medaglia possa riferirsi all’aspirazione, di cui quel Monarca non faceva, verso il 1511, mistero alcuno? Comunque, io non lascio di porla sotto gli occhi de’ dotti, avventurato oltre ogni dire se alcuno varrà a rilevarne la leggenda e a illustrarne il concetto.
Bernardo Morsolin.
Note
- ↑ Jobert, La Science des Médailles. Paris, 1739, vol. I, pag. 9-199.
- ↑ Christ. Adolphi Kloth, Opuscula Nummaria. Halae Magdeburgieæ, mdcclii. A pag. 115, si legge: " In primis vero ab anno 1537 usque ad annum 1547, Nicolao, ut dicunt, Ambsdorfo auctore, plures nummi prodierunt, qui habent caput aut Pontificis, aut Cardinalis, aut Episcopi: si vero nummum vertis ita ut qu£e pars antea superior fuerat, nunc inferior sit, habes caput Morionis aut Diaboli „.
- ↑ Chabouillet, Médailles satyriques du XV siècle, nel Bulletin Archéol. du Comité des Travaux historiques et scientifiques. 1890, n. 2.
- ↑ J. D. Koehler, Historische Münz-Belustigung, Nürnberg, 129-7 1750, t. XX, p. 61-62.
- ↑ Renesse-Beidbach, Mes Loisirs. Amusements numismatiques, tom. III. p. 575-577. Paris, 1835-1836.
- ↑ Rigollot, Monnaies des évêques, des innocents, des fous, etc.
- ↑ Cartier, Recherches sur quelques Médailles historiques du XVI siècle. Nella Revue Numismatique del 1851.
- ↑ Chabouillet, Op. cit.
- ↑ Giornale di Erudizione, vol. IV, pag. 146. Firenze 1892.
- ↑ Jobert, La science des médailles. Med. 123. Paris, 1739. Cartier, Op. cit. p. 49.
- ↑ Cartier, Op. cit., pag. 38 e pag. 52.
- ↑ Il comando del Papa è contro Dio MDXLIII.
- ↑ V. Cartier, Op. cit., pag. 52.
- ↑ Cartier, Op. cit., pag. 38. — Chabouillet, Op. cit.