Un'effigie di Van Dick

Giovanni Prati

Olindo Malagodi 1844 Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu sonetti Un'effigie di Van Dick Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Scoramento Un raggio di sole
Questo testo fa parte della raccolta V. Da 'Memorie e lagrime'
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UN’EFFIGIE DI VAN DICK


     Perché mi guati cosí mesto in viso
dalla muta parete ove ti stai?
Che mi rivela quell’acerbo riso?
O fiammingo pittor, parla, che hai?
     Ali! ben so che vuoi dirmi: — Al paradiso
gentil dell’arte non s’arriva mai
senza aver gli occhi consumati, e anciso
ogni bel verde ai di ridenti e gai.
     Merta poi tanto la leggiadra amica,
perché debba varcar l'uom, che in lei crede,
questo deserto senza coglier fiore? —
     Cosí, ridendo, a me par che tu dica.
I'non cangio però spirto né fede;
ma quel tuo riso mi spaventa il core!